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L'ascesa delle private label e come i brand possono reagire
La fatica da sconto è reale. I consumatori sono affamati di convenienza, i retailer ossessionati dai margini e i grandi player dell’FMCG intrappolati in un circolo vizioso di ribassi che consuma valore, visibilità e rilevanza dei brand. Certo, le promozioni hanno ancora un ruolo nel calendario marketing, ma farne l’unica strategia è una scommessa perdente, soprattutto mentre i brand delle private label continuano a guadagnare terreno.


Oggi le private label non sono più la scelta “di ripiego” a basso costo. Sono premium e ben posizionate. In Europa valgono il 40% del mercato FMCG e addirittura il 62% dei volumi. Ma non è solo una questione di quantità: il 67% dei consumatori crede ormai che questi brand siano in grado di soddisfare i propri bisogni tanto quanto, se non addirittura meglio, dei brand tradizionali.


Per i brand, il terreno di gioco è cambiato, poichè non si tratta più solo di gridare più forte sugli scaffali o tagliare i prezzi. La vera sfida è creare valore autentico: quello che i consumatori ricordano e che i retailer supportano.

Private Label - Map


Il prezzo nascosto della dipendenza dagli sconti

Il motivo per cui le promozioni sono così diffuse è semplice: sono facili da pianificare, immediate da eseguire e portano risultati, almeno nel breve periodo. Ma sotto la superficie si nascondono grandi problemi:


  • Oltre la metà dei consumatori globali (il 53%) acquista sempre più frequentemente prodotti delle private label. In Italia questa tendenza risulta ancora più marcata: il dato sale al 56%, con un incremento di 3 punti percentuali rispetto all’anno precedente.
  • La maggior parte dei prodotti FMCG venduti in promozione, principalmente con sconti sul prezzo, generano perdite
  • I brand che dipendono da queste tattiche hanno meno probabilità di superare la concorrenza
  • Col tempo, gli sconti continui erodono la fiducia dei consumatori, indeboliscono l’equity di brand e creano aspettative di prezzo insostenibili



Non sorprende quindi che i responsabili marketing siano sotto pressione. Da un lato, i retailer chiedono supporto sui prezzi e dall’altro, i team di procurement controllano il ROI con attenzione maniacale. Nel mezzo, i consumatori cambiano brand con facilità, la fedeltà cala e i margini si assottigliano.

La minaccia delle private label non è solo una questione di prezzo

Ciò che rende le private label un avversario sempre più pericoloso non è soltanto la convenienza, ma la percezione crescente di qualità. I retailer sostengono i propri brand con un posizionamento privilegiato e delle politiche di prezzo aggressive. In negozio, il tuo brand deve lottare per lo spazio contro un rivale supportato meglio. E online, il rischio è addirittura di non comparire tra i primi risultati di ricerca.





Con l’85% delle decisioni d’acquisto prese direttamente in store, spesso in meno di 20 secondi, la visibilità diventa cruciale.
Comprendere le differenze di comportamento tra acquisto online e offline permette alle aziende di sviluppare strategie integrate.

Quindi, hai in media 12 secondi per conquistare i consumatori. Qual è il tuo piano?


Per i brand manager e gli shopper marketer nell’FMCG, la sfida è distinguersi nel momento della scelta. Non con ulteriori sconti, ma con un valore aggiunto: iniziative che rafforzano i valori del brand, creano connessioni autentiche con le passioni dei consumatori e rispondono ai loro bisogni reali.


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Il valore guidato dall’esperienza

Il vero valore conta più del prezzo. È una differenza sottile, ma fondamentale: una promozione funziona meglio quando aggiunge valore a un prodotto, piuttosto che limitarsi a togliere qualche centesimo dal prezzo. Sempre più spesso, infatti, i consumatori definiscono il valore come “cosa c’è dentro per me”, non solo come il costo al momento del pagamento.


Immagina se esistesse un’alternativa concreta agli sconti: accessibile, efficace, capace di raccontare la storia del tuo brand, distinguere le tue promozioni in un mare di offerte simili e allo stesso tempo generare più valore percepito per i consumatori e un ROI superiore per il tuo business.


Quell’alternativa esiste già.


Si chiama valore guidato dall’esperienza.


Alla base c’è una verità semplice: le persone non comprano solo con la testa e con il portafoglio, ma comprano anche con il cuore. Il 90% delle decisioni dei consumatori è di natura emotiva. Eppure, la maggior parte delle promozioni parla ancora alla razionalità (risparmia 50 centesimi, prendi 2x1). Ciò che proviamo influenza ciò che scegliamo, quanto spendiamo e se riacquistiamo.


Pensa al tuo ultimo acquisto memorabile. Con ogni probabilità, a renderlo speciale non è stato il prezzo, ma l’emozione che ti ha fatto vivere. Ed è proprio questa l’opportunità che i brand perdono quando si affidano agli sconti come unica leva.


Alcuni spunti da considerare:

Private label Header Image (1)

I consumatori non ricordano i prezzi, però ricordano i momenti. I brand che investono in promozioni guidate dall’esperienza non offrono solo un vantaggio immediato, ma costruiscono equity emotiva: 


  • Si differenziano dalle private label creando una connessione emotiva
  • Giustificano un prezzo premium comunicando la storia e i benefici del brand
  • Aumentano lo scontrino medio e il livello di engagement spontaneo
  • Raccolgono dati di prima parte direttamente dai consumatori al punto vendita



Vuoi vedere cosa stanno facendo alcuni dei più grandi brand FMCG al mondo?
Casi di studio

In un momento in cui oltre il 40% delle vendite FMCG è trainato dalle promozioni e il 46% genera perdite, gli incentivi basati sull’esperienza rappresentano un’alternativa più intelligente: uno scambio di valore che offre al consumatore una ricompensa percepita più alta e spesso a una frazione del costo rispetto ai tradizionali sconti.



E poiché ogni consumatore riceve qualcosa di personale, il livello di engagement e partecipazione cresce insieme alla raccolta dati, al ricordo del brand, alla soddisfazione del cliente e alla propensione al riacquisto.



Le esperienze non generano solo volumi: plasmano le percezioni e rendono il tuo brand più autentico e rilevante. È quel tipo di valore che le private label non possono replicare ed è quello che costruisce una loyalty reale.

Perché i retailer sostengono i brand che rompono gli schemi

Una delle dinamiche più complesse nella pianificazione promozionale? La relazione con il retailer.


Ottenere spazi secondari o visibilità fuori scaffale non dipende solo da chi investe di più, ma anche da chi porta qualcosa di nuovo: una promozione che coinvolge i consumatori e stimola la conversione, ma che al tempo stesso amplifica l’impatto dell’intero display aumentando la probabilità di catturare l’attenzione, generare acquisti d’impulso, far crescere la categoria e giustificare un posizionamento privilegiato nel punto vendita.

Le promozioni guidate dall’esperienza offrono ciò che i semplici sconti raramente garantiscono: una campagna che aggiunge valore personalizzato all’acquisto senza intaccare la spesa complessiva. In altre parole, i consumatori acquistano lo stesso volume (o anche di più), ma percepiscono una ricompensa più alta, mantenendo così intatto lo scontrino medio e incentivando persino il riacquisto, per ottenere nuovamente quel valore aggiunto. Quando una promozione propone una meccanica forte, facile da attivare e impossibile da ignorare, questo genera attenzione e sell-out, semplificando il lavoro del retailer: muove volumi e rende la visibilità un investimento giustificato.

Fai il salto senza stress

Lo sappiamo: allontanarsi dagli sconti può sembrare insolito, persino rischioso. Sono facili da attivare e hanno dimostrato di far crescere le vendite. Ma oggi le campagne basate sull’esperienza non sono più le alternative complesse e costose di un tempo. E i brand non possono più ignorare l’erosione dei margini e del valore causata dalla dipendenza da sconti ripetuti.


Con il partner giusto, i brand possono offrire ricompense ad alto valore percepito a una frazione del costo delle promozioni tradizionali. Queste campagne si fondano su uno scambio di valore: il consumatore riceve un’esperienza significativa, memorabile e gratuita, mentre il brand presevera integrità di prezzo ed equity, rafforzando al contempo l’engagement emotivo e il valore del carrello.



La differenza la fa il partner. Hai bisogno di qualcuno capace di attivare per te questa soluzione, gestendo tutto il lavoro operativo: dall’ideazione della campagna all’integrazione della comunicazione, dal sourcing delle ricompense alla tecnologia, fino al customer service e al reporting. Il risultato? Niente complicazioni operative, niente ritardi, niente costi imprevisti.


Solo un modo migliore per ottenere risultati, senza danneggiare il tuo brand.

In sintesi

Le private label non rallenteranno, i retailer continueranno a dare priorità ai propri brand e i consumatori continueranno a cercare valore. La differenza? Tu hai una scelta.


Puoi continuare a fare sconti e vedere i tuoi margini erodersi, oppure puoi tornare all’essenza del marketing: valorizzare il tuo brand, distinguerti, risolvere i bisogni dei consumatori e restare memorabile, anche quando sei in promozione.

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